Si può rifiutare un lavoro già accettato? Cosa si rischia, che bisogna sapere prima di decidere

Un contratto di lavoro prevede il rispetto delle regole da entrambe le parti: il dipendente in caso di ripensamento può abbandonare il ruolo?

Nel periodo odierno è difficile trovare lavoro e ancora di più avere due proposte allettanti nello stesso momento. Tuttavia, sebbene possa sembrare utopia, può capitare che nel momento in cui si accetta una proposta di lavoro ci bussi alla porta un’offerta altrettanto allettante. In questi casi come bisogna comportarsi? E per quanto riguarda il datore di lavoro, può richiedere un risarcimento se il dipendente ci ripensa e non si presenta in azienda?

Accordo lavoro
Si può recedere ad un contratto di lavoro già firmato? – ilecce.it

Il contratto di lavoro presuppone che entrambe le parti rispettino le condizioni al suo interno, al fine di avere una soluzione scritta ad ogni evenienza. Per quanto riguarda il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, per esempio, il dipendente può recedere in qualsiasi momento senza dover fornire motivazioni specifiche, salvo l’obbligo di preavviso regolamentato dal contratto collettivo di categoria. Per quanto riguarda il datore di lavoro, invece, non può recedere dal contratto senza giusta causa. Ma se il dipendente decide di andarsene di tronco, quali conseguenze ne derivano?

Rifiutare un lavoro già accettato: cosa accade al dipendente

Come accennato in precedenza, in caso di licenziamento di tronco, al datore è dovuta la cosiddetta “indennità sostitutiva del preavviso”, ossia il risarcimento per l’interruzione immediata del rapporto lavorativo. Tale importo viene trattenuto direttamente dall’ultima busta paga, o se si è maturato, dal TFR. Il dipendente è quindi tenuto a comunicare per tempo il licenziamento. Nel caso di contratto a tempo determinato? La questione cambia ulteriormente. In caso di contratto di lavoro subordinato a termine (determinato), il dipendente deve rispettare il termine. Non può recedere dunque al contratto senza pagarne la penale. Ci sono però casi in cui, il dipendente decide di recedere ancor prima di iniziare.

Contratto di lavoro
Cosa succede se ci si licenzia ancor prima di iniziare il rapporto lavorativo – ilecce.it

In caso di recesso dal contratto ancor prima di iniziare il lavoro, la legge impone che, anche in sede di trattative, entrambe le parti devono comportarsi con correttezza. Non si può dunque recedere senza un valido motivo. Tuttavia, in questo caso vale comunque la questione di recesso con preavviso, come nei casi precedenti: il dipendente è tenuto ad avvisare nei tempi stabiliti per non incorrere in eventuali penali. In alcuni casi, sarebbe più conveniente per il lavoratore, paradossalmente, farsi licenziare per assenza ingiustificata, per la quale non è previsto alcun risarcimento. Tuttavia, nei casi più comuni, difficilmente un datore di lavoro chiederà di pagare una penale ad un dipendente che non ha ancora iniziato il rapporto lavorativo, o l’ha fatto per pochi giorni.

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