Lecce, la storia del giudice minacciato di morte

Il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza ha deciso di mettere sotto scorta una giudice di Lecce dopo le minacce di morte

Nelle ultime ore sta facendo scalpore la storia del giudice Francesca Mariano, in servizio al Tribunale di Lecce, che ha ricevuto  minacce di morte. Per questo il Comitato per l’Ordine e la sicurezza, dopo essersi riunito in Prefettura, ha deciso di riservarle un servizio di protezione ad hoc, mettendola sotto scorta.

Scorta per un giudice di Lecce minacciata di morte
Lecce Giudice minacciata, assegnata la scorta -credit youtube: Antenna Sud (iLecce.it)

Sulle minacce di morte, il cui contenuto è al vaglio delle autorità preposte, c’è un’indagine in corso su cui vige la massima riservatezza. In queste ore, gli avvocati e i colleghi della giudice le stanno rivolgendo tanti i messaggi di solidarietà e supporto.

Lecce, la giudice minacciata di morte: tutta la storia

Le minacce di morte giunte alla gip Francesca Mariano a pochi mesi dal suo insediamento negli uffici del tribunale di Lecce, sarebbero diretta conseguenza dell’ordinanza antimafia dello scorso luglio nei confronti di una ventina di persone indagate per associazione di tipo mafioso, in diversi comuni del Brindisino e a Lecce, Taranto, Foggia, Trani e Corato.

Il magistrato è da sempre in prima linea in processi difficili, soprattutto di mafia, non tirandosi mai indietro dinanzi ad ardue sentenze. Recentemente infatti in qualità di gip, aveva emesso 22 ordinanze di custodia cautelare. La decisione è avvenuta scorso 17 luglio con l’operazione “Wolf” sul clan “Lamendola-Cantanna”, facente parte della Sacra Corona Unita.

Giudice del Tribunale di Lecce minacciata di morte dopo l'operazione antimafia
Maria Francesca Mariano, la storia della giudice di Lecce minacciata di morte (iLecce.it)

Da agosto scorso lo stesso servizio di protezione è stato disposto proprio nei confronti del sostituto procuratore della Dda Carmen Ruggiero. La donna era il magistrato titolare dell’inchiesta che aveva portato ai 22 arresti disposti dal gip Mariano.

La presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, ha commentato quanto accaduto alle due magistrate del Tribunale di Lecce.  La donna ha confermato che la comunità pugliese per bene non ha paura.”Coloro che agiscono nelle sacche buie e sporche della nostra società, muovendosi all’interno dei contesti criminali e mafiosi, sappiano che accanto alle magistrate Francesca Mariano e Carmen Ruggiero c’è un esercito della legalità.”

Mariano e Ruggiero – prosegue Capone – non sono sole. E il coraggio che le guida nelle loro inchieste contro la mafia, che di recente hanno portato a un’ordinanza contro 22 presunti mafiosi, deve guidare il nostro agire quotidiano affinché ogni illegalità in Puglia trovi davanti un muro invalicabile. A entrambe rivolgo il mio più sincero ringraziamento per il loro lavoro che consente a tutti noi tutti di vivere le nostre vite più libere e serene.” Capone ha assicurato che la Puglia intera è al loro fianco. “Il loro sacrificio di vivere sotto scorta, che comporta di fatto una limitazione alla loro libertà, non sarà vano. E sono certa che i responsabili delle minacce che hanno ricevuto saranno presto assicurati alla giustizia.”

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