Un grave incidente stava per interrompere bruscamente la carriera del cantautore, l’intervento dei medici scongiurò scenari peggiori
La pioggia non smette di scendere su Roma, il giorno è il 3 novembre del 1990. Lo ricorderà ancora benissimo Claudio Baglioni, che in quella data stava per rischiare di dover dire addio alla musica. Si trovava nei pressi di via della Camilluccia, era al volante della sua Porsche quando in pochi attimi è successo di tutto. Alla fine solo la corsa in ospedale e con l’aiuto di un’abile équipe medica poté evitare il tragico destino.
Il cantautore si ritrovò ferite un po’ dappertutto: al viso e alle mani. La leggenda dice che si sia sottoposto a diversi interventi di chirurgia estetica per rimediare ai danni subiti, tuttavia a più riprese ha smentito questo dettaglio. Come quando contattando la redazione di Dagospia tramite messaggio, precisò di non aver subito “nessun intervento”. Tranne appunto quello che gli ha salvato la carriera, confermato proprio dal diretto interessato.
Quando Baglioni rischiò di perdere la voce: “La lingua spaccata in due”
Finì letteralmente contro un muro mentre guidava la sua Porsche, percorrendo via della Camilluccia. A Roma la pioggia scendeva fitta quel 3 novembre del 1990, quando Claudio Baglioni fu abbagliato dall’auto che gli stava venendo incontro dall’altra parte della carreggiata. Perse il controllo dell’auto e non riuscì a evitare lo scontro, un incidente gravissimo che poteva costargli la vita oltre che la carriera professionale.
Tra le ferite più importanti quelle alle labbra e alla lingua. Quest’ultima, come confermato dallo stesso Baglioni, era spaccata in due e per rimetterla insieme dovette sottoporsi a una delicata operazione. Tramite chirurgia estetica fu infatti ricucita, altrimenti non sarebbe neanche potuto tornare a parlare – figuriamoci a cantare. Per l’occasione il team di medici che si occupò del suo caso , tra l’altro, scelse di ricorrere all’utilizzo di una tecnica laser.
Alcuni parlano poi anche di altri interventi per ripristinare il suo volto, la zona del corpo che aveva subito i danni maggiori. Tuttavia, il cantautore ha precisato come sia finito sotto i ferri solamente per la lingua e che il resto non sia stato assolutamente toccato. “Nessun intervento, se non alla lingua (spaccata in due in un incidente stradale nel 1990)”, si legge nel messaggio recapitato a Dagospia.
